giovedì 3 gennaio 2013

27. LA LIBERTA' NEL MONDO ARABO




Il mondo arabo è caratterizzato  da regimi autoritari. La motivazione di questa caratteristica risiede nella modalità storiche della genesi degli Stati arabi.  Gli Stati arabi fin dalle loro origini non hanno recepito l’esigenza di sviluppare un’organizzazione amministrativa, ma si sono articolati su base tribale,  attribuendo la gestione del potere periferico a clan locali, che costituiscono l'unità territoriale elementare. La tribù, che aveva una specifica autonomia, omogeneità culturale ed autosufficienza, esercitava una forma localizzata di gestione del potere. Mancava qualsiasi forma di democrazia diretta o rappresentativa; l’attribuzione del potere era fondata su meccanismi dinastici, di anzianità o su forme pseudo-istituzionali, che predeterminavano automaticamente il destinatario di funzioni di governo sulla comunità: era del tutto estraneo a questo modello organizzativo qualsiasi strumento che assicurasse facoltà di libera scelta. Gli Stati arabi che ereditarono la cultura giuridica della società tribale, non si fondavano pertanto sui diritti di libertà e di uguaglianza prerogativa delle democrazie; in essi rilevava solo che si governasse secondo giustizia. Infatti, mentre un membro della comunità tribale poteva aspirare a poteri di governo solo se apparteneva ad una specifica linea dinastica o fosse titolare di aspettative di poteri governo in virtù di meccanismi di automatica predeterminazione, la condizione di un qualsiasi individuo si esauriva nell’accettare pacificamente di essere governato da altri purché tale supremazia venisse esercitata con equità. Gli Stati arabi, al momento della loro nascita, riconoscendo la preesistente struttura tribale e demandando alla tribù la gestione locale del potere, ne ottenevano come corrispettivo la fedeltà ed il sostegno ai rispettivi regimi. Nel corso della Primavera Araba per la prima volta i popoli arabi hanno richiesto sistemi politici che, oltre a governare con giustizia, assicurassero libertà e democrazia. I popoli arabi, nel richiedere questi diritti, non potevano avere come modello le democrazie occidentali, ma la piena applicazione dei valori dell’Islam,  gli unici in grado di assicurare uno Stato perfetto, oltre che giusto. Pertanto la Primavera Araba, pur essendosi originata da movimenti laici,  è approdata ad esiti fondamentalisti. ROBERTO RAPACCINI

15/3/2013