giovedì 3 gennaio 2013

26. LA DAWAH




L'attività di proselitismo della religione islamica - attività considerata uno dei doveri del musulmano - è la   Dawah.  Il significato letterale del termine è richiamo, appello, mentre, se si intende un'azione, con essa si indica anche la predicazione dell'Islam, ovvero convertire attraverso un confronto dialogico. In origine la Dawah fu un'attività interna all'Islam. Infatti designava la visione ideologica e politica degli Abbasidi - la dinastia di Califfi che governò il mondo Islamico dal 750 al 1258 - istituita per contrastare la potente famiglia  degli Omayyadi, che risiedevano alla Mecca. Esiste anche una Dawah ismailita fatimide,  che, al contrario, fin dal X secolo sostenne lo Sciismo.  La predicazione dei principi dell'Islam nell'ambito della Umma, la Comunità islamica, rafforza i vincoli di solidarietà reciproca fra i fedeli.  Nel Corano la parola indica sia l'invito di Allah a vivere secondo i dettami dell'Islam, sia la promessa di risorgere nel giorno del giudizio. Quando il destinatario è un non musulmano il senso dell'attività è quello di un vero e proprio proselitismo. Un hadith, contenuto nel testo di teologia islamica Sahih di Muslim, una delle due principali opere di cultura religiosa composte da uomini (il Corano è ritenuto interamente dettato da Dio) considera la Dawah uno strumento per evitare i conflitti con i politeisti, reputati  agli antipodi della monoteista fede musulmana. ROBERTO RAPACCINI


21/2/2013