INTERNET NEI PAESI ARABI – Salamworld
(parte
terza - fine)
Il mondo arabo ha scoperto da qualche anno
l’importanza della Rete. Non potendo contenere l’interesse - soprattutto dei
giovani - nei confronti delle potenzialità di questo strumento, i Governi islamici
hanno promosso la creazione di un Web
speculare alla nostra Rete, caratterizzata da siti che liberamente - in qualche caso anche
troppo - sfruttano le possibilità della dimensione virtuale; al contrario quello arabo è generalmente un Internet controllato
e con siti che corrispondono agli omologhi occidentali, ma informati ai valori
della religione musulmana e ‘depurati’
da qualsiasi depravazione e immoralità.
Si sostiene che in questo modo si evita il far
west che caratterizzerebbe Internet in Occidente, laddove la libertà talvolta
diverrebbe anarchia e licenza. Ma moralizzare, attraverso sottili operazioni di
cosmesi ‘doverosamente’ ispirate al rispetto dei valori dell’Islam, spesso
equivale a censurare, ad annullare le grandi potenzialità della Rete, che
peraltro hanno avuto una considerevole importanza nell’avvio della Primavera Araba.
Così è stata creata Dahsha, la Wikipedia dedicata
interamente al mondo islamico ed al
servizio degli utenti di lingua araba (vedi post 2). A breve si avvierà Salamworld, l’alternativa araba a Facebook. Rispetto
al più noto social network occidentale Salamworld avrà una particolare
sensibilità per i precetti del Corano, per consentire ai giovani di navigare in
un contesto nel quale non debbano confrontarsi con idee lontane dalla loro
cultura - dicono i promotori - che assicurano anche che in questo ampio vasto
spazio virtuale non viaggeranno messaggi pericolosi. Conformemente al concetto
politico di Umma (ovvero di una comunità ideale che unisca politicamente tutti
gli uomini di fede musulmana), Salamworld mira a costituire una comunità
virtuale islamica, evitando tra l’altro l’individualismo, talvolta
esibizionista, che animerebbe Facebook. Il mercato di riferimento è la Turchia,
uno dei Paesi musulmani con il maggior numero di naviganti. Al momento, aprendo
il sito, si legge ‘opening soon’; viene poi mostrata una pagina iniziale con
informazioni generali ed un video di presentazione. Significativamente il motto
del sito è ‘Meet your world….’ (‘Incontra il tuo mondo..’). Il comitato di
organizzazione (meglio, il board) è
costituito da specialisti della finanza e agenti commerciali destinati a
operare in diciassette Paesi del Medio-oriente. Alcuni facoltosi banchieri
stanno puntando su questa iniziativa. Il social network arabo sembra essere
sotto il profilo finanziario una scommessa vincente, poiché il numero dei
cibernauti musulmani si sta incrementando
in maniera esponenziale. Tuttavia il popolo arabo della Rete potrebbe non gradire
l’introduzione di siti web
regolamentati e con accessi e navigazione limitata da filtri. (fine)
ROBERTO RAPACCINI